Un’ascesa repentina, un percorso preciso e lineare. L’ordine è abbastanza semplice. Singoli belli forti. Una serie di featuring importanti. E poi la grande performance a Sanremo 2021, un’esperienza che sa tanto di meritata ricompensa di quanto fatto finora. Mancava solo una cosa, attesissima da tutti. L’album di esordio di Madame è finalmente arrivato.
L’artista classe ‘02 è riuscita, in poco tempo, a conquistarsi il suo posto nella scena rap nostrana, dimostrando a tutti ciò che vale realmente. Un discorso che va molto oltre la disparità di genere dell’ambiente hip hop. Perché le sue capacità di scrittura, la sua attitudine e il suo stile, riescono a renderla davvero inimitabile.
Ma il suo album di esordio, l’omonimo Madame, è riuscito a rispettare le aspettative?

“Madame”: la Tracklist
Proviamo a fare subito una rapida panoramica della tracklist, composta da 16 tracce belle intense, accumunate da un mood profondo ed introspettivo. Si parte con ISTINTO, ottima intro per un progetto che vuole rincorrere questo tipo di vibes. Passiamo poi alla magistrale VOCE sanremese, premiata come miglior testo del festival, fino al funk della hit radiofonica IL MIO AMICO, in compagnia del buon vecchio Fibra.
BUGIE, invece, impreziosita dalle strofe di Rkomi e Carl Brave, anticipa quello che può essere definito il pezzo più sperimentale del progetto. BABAGANOUSH, infatti, è letteralmente un viaggio per le strade del Libano, in compagnia dei Pinguini Tattici Nucleari. È la volta poi dell’elegante e nostalgica DIMMI ORA ft. Guè Pequeno, seguita dalla già conosciuta CLITO e da MOOD, che vede la collaborazione di VillaBanks. Dopo NUDA, con Ernia, e l’interessante BAMBOLINE BOLIVIANE, arriviamo a MAMI PAPI, un brano sincero, profondo, dedicato al rapporto tra la stessa Madame e i suoi genitori.
“Ci sono moltissime persone che non sanno se i loro genitori li amano. Penso sia una grande tristezza. Io ho il coraggio di chiedere ai miei se mi amano, e ho il coraggio di dire loro che li amo o che li odio. È importante saperlo dire, saperlo definire. Perché sennò anche lì, se i nodi non arrivano mai al pettine, diventano un mucchio di capelli inutili che bisogna rasare a zero”
Madame, in un’intervista rilasciata da Noisey
L’ormai riconoscibile ritmo di BABY, seguito dalle note pop di LUNA feat. Gaia poi, lascia spazio ad AMICONI (freestyle), uno dei brani dalla maggior impronta rap del progetto. Si chiude il tutto con le strazianti grida di BLANCO in TUTTI MUOIONO e con lo schietto flusso di coscienza di VERGOGNA.
Il prodotto, nel complesso, suona molto bene, con eccellenti produzioni che spaziano dal rap, al funk, fino al classico pop e alla più pura trap. La scrittura, parallelamente, è davvero di alto livello. Ma d’altronde, questo non stupisce affatto. Per essere una 19enne, infatti, Francesca non ha nulla da invidiare ad artisti con molta più esperienza della sua.
La dimensione personale, senza veli e censure
“Sono così sincera, da farmi schifo da sola”
Madame, in un verso di VERGOGNA
Quello che stupisce maggiormente di quest’album sono sicuramente le tematiche affrontate. Si parla di famiglia, genitori, infanzia e sesso. Il tutto con estrema sincerità e una certa dose di coraggio.
Perché Madame, con questo progetto, ha dimostrato di avere coraggio. Sedici tracce che ripercorrono una giovane vita, tra alti e bassi, mostrandola con un filtro trasparente. Anzi, inesistente. Un disco in cui Francesca decide di mostrarsi nuda, così com’è realmente. Un disco i cui vomita tutto quello che l’ha tormentata per anni, senza nascondersi dietro qualcosa, arrivando ad una maturità e una consapevolezza tutta nuova: Francesca sa molto bene chi è Madame, Madame sa altrettanto bene chi è Francesca.