“Figlio Maschio”
Dopo anni di singoli e dopo l’ep “Mula” c’era per Giaime l’esigenza di uscire con un disco vero e proprio. Nelle 14 tracce di “Figlio Maschio” l’artista condensa se stesso e si mette alla prova lavorando con altri producers oltre che con il fidato Andry The Hitmaker. Grazie alle collaborazioni riesce a coinvolgere nel progetto sia Jake la Furia che Guè Pequeno, sebbene in pezzi diversi, e a dare lustro a Rose Villain e Chadia Rodriguez, per consolidare la posizione sempre più forte della scena urban femminile.
La tracklist
L’album è variegato e la penna di Giaime resta semplice ma profonda su sonorità differenti. L’ “Intro” R&B con i ringraziamenti all’amico Lazza apre all’ascoltatore la porta per il mondo dell’artista: il mood inizialmente malinconico trova espressione nel reggaeton di “Quando“, con il desiderio di liberazione da un male indefinito, poi in “Soli“, con Rose Villain, e in “Ritardo“, pezzi legati a vicessitudini amorose. “Sequel“, in featuring con Nashley, spezza il ritmo, grazie a un approccio alla scrittura più rap del solito da parte dei due artisti. Troviamo invece un Giaime del tutto nuovo in “Mamma (scusa se)” e in “Wonderful“, rispettivamente influenzate, a livello sonoro, dal punk rock e dal pop anni ’80. Si susseguono poi “Ci sta“, pezzo leggero in featuring con Chadia, “Lacrima” con Guè e prodotta da Big Joe, traccia con attitudine più rap del disco, e la riflessiva “Club Hotel“. La sonorità dance di “Motorino” è perfetta per i ricordi di piazza di Jake, mentre in “Favore” l’atmosfera torna chill. L’album si chiude con “Amico (come stai)“, brano profondo dedicato a una vecchia conoscenza, e “Outro“, che ripercorre la vita e la carriera di Giaime, dal niente a “Figlio Maschio“.
La forza di Giaime
“Figlio Maschio” è Giaime, in tutte le sue sfaccettature: nelle 14 tracce l’artista contamina il proprio rap con più generi, tutti diversi tra loro, dimostrando a più riprese di essere capace anche al di fuori della propria zona di comfort. Le citazioni al rap e alla piazza sono molteplici e fanno viaggiare nel tempo l’ascoltatore, per conferire al progetto un alone di nostalgia verso il passato.
Dietro alla semplicità dei testi si nasconde un messaggio di fondo: Giaime ricorda a tutti che si può riuscire in qualcosa solo restando umili, continuando a sperimentare e a provarci, senza arrendersi alle difficoltà. La caparbietà ha accompagnato il rapper per tutta la carriera e gli ha permesso di migliorare; dopo la delusione per i numeri dei singoli del 2020, infatti, Giaime ha incanalato nel disco la voglia di rialzarsi e proprio per questo è riuscito nel suo intento.