A distanza di quasi dieci anni dall’ultima volta, è tornata una delle saghe che più ha influenzato il rap italiano, capace di segnare profondamente generazioni di rapper. Un progetto che ha fatto letteralmente scuola nella scena nostrana, portando mood e flow mai sentiti prima. Guè Pequeno e Dj Harsh tornano con FastLife 4.
Quattordici brani che riportano lo spirito originale del mixtape, quello fatto di punchlines e rime elaborate, immerse in un costante mood arrogante. Contro tutto e tutti, senza filtri né censure. Il puro rap underground, quello vero.
“Signore e signori, benvenuti al cinema di strada. Fastlife Volume 4”
Fastlife 4: la tracklist
Il mixtape si apre con Disclaimer, traccia che ci fa immergere fin da subito nelle vibes del progetto. Subito dopo, passando per Lifestyle, emblema della lirica e dello stile targato Guepek, arriviamo ad Alex. Il brano, ispirato al personaggio di Arancia Meccanica, vede la collaborazione di Lazza e il gran ritorno di Salmo, che non duettava con il Guercio dall’ultimo Fastlife. Si passa poi a Smith & Wesson Freestyle, una vera e propria staffetta tra due pilastri del rap game: Marracash e lo stesso Guè. Una traccia molto old school, così come tante in questo mixtape, che riprende un vecchio freestyle pubblicato dal duo nel 2011.
È poi la volta di Champagne 4 The Paine che, sull’asse Milano-Roma, ospita Gemitaiz e un Noyz Narcos in gran forma. Wagyu, invece, impreziosita dalla firma di Night Skinny, anticipa Marco Da Tropoja, nella quale spicca la presenza del giovane Vettosi, classe 2003. Segue poi CO$¥MON€¥, Italian Hustler featuring Rasty Kilo e Babyma ft. MV Killa. Finché arriva il momento di Luchè che, in Denim Giappo, decide di mandare un’evidente frecciatina a lui sa chi. Infine, chiudono il mixtape le tracce Me & My B, Fast Life, su una strumentale impeccabile di Bassi Maestro (North of Loreto), e Vita Veloce Freestyle.
Arroganza e prepotenza, in pieno stile mixtape
Come già anticipato, quella che torna con Fastlife 4 è sicuramente l’essenza autentica del mixtape, grande assente nei lavori hip hop degli ultimi anni. La libertà di dire certe cose in un certo modo, l’arroganza e la vena istintiva che porta a registrare 14 pezzi in one take. Così come vengono. Questo è quello che mancava da tanto, soprattutto in un periodo fatto di album studiati attentamente a tavolino. Fastlife 4 è tutto ciò che non può essere un progetto ufficiale. Ed è un gran vanto.
Guè Pequeno e il grande schermo
L’attitudine del mixtape, e l’idea con la quale è stato concepito, non lo rendono di certo alla portata di tutti. Aspetto amplificato dalla stessa struttura delle liriche del progetto, ricche di incastri, flow ricercati, ma soprattutto di riferimenti e citazioni al mondo cinematografico e letterario. Talmente tante da non riuscire a starli dietro. D’altronde, lo stretto legame tra Guè e il grande schermo non è mai stato un mistero.
E così, quello che ad un primo ascolto può sembrare un progetto monotematico, ben presto si trasforma in un superbo esercizio di stile, di alta raffinatezza e classe. Puro cinema di strada, scritto e diretto dal regista del rap italiano: Guè Pequeno.