L’annuncio di “Sirio” – il nuovo album di Lazza in arrivo l’8 aprile – non poteva che scuotere il pubblico italiano, rimasto a digiuno per ben due anni dalla musica del rapper milanese. Diverse le storie a sfondo oscurato che avevano accompagnato questo annuncio, culminato nel secret event tenutosi in Darsena, a Milano, dove un drone, pilotato dall’artista stesso, ha svelato l’ambita data d’uscita.
La tracklist del disco
Subito dopo sarebbe arrivata la comunicazione ufficiale della tracklist ad accendere ulteriormente gli animi dei sostenitori più accaniti. Un ritorno atteso che – dopo il rilascio del mixtape “J” – ha quanto mai bisogno di conferme e di una nuova modulazione dello stile, da sempre oggetto delle cure del rapper. L’eventuale evoluzione artistica, infatti, rappresenta uno degli elementi di maggiore interesse legati a questo nuovo capitolo, congiuntamente alla collaborazione con il canadese Tory Lanez, da sempre un collega più che stimato dal milanese, come dimostrato da numerose interviste. Perché se è vero che ormai sembri addirittura scontato trovare un big internazionale all’interno dei dischi hip hop italiani, è altrettanto vero che questo featuring non sia assolutamente da sottovalutare. Lazza è noto per la sua strabiliante abilità nella costruzione di violente punchline, mentre Lanez – negli ultimi anni si è distinto – oltre che per la ben nota vicenda con Megan Thee Stallion – per una versatilità fuori dal comune e per un flow particolarmente fluido, la cui combinazione potrebbe dare vita ad una traccia perfettamente all’altezza dell’hype sin qui generatosi.
Il tutto sotto l’occhio attento di due importanti garanzie nell’ambito della produzione nostrana come il fido Low Kidd e l’esplosivo Drillionaire, il cui tocco non potrà che rivelarsi decisivo nella resa finale del disco, dato che entrambi sono stati incaricati di curare il progetto nella sua interezza.
Cosa aspettarsi, allora, da questo nuovo capitolo targato Lazza?
Com’è noto, quello del rapper è da sempre uno stile in continua evoluzione, che ci auguriamo possa regalare numerose sorprese anche questa volta e con l’ausilio dei suoi due producer a supporto, grazie ad un sound fresco e al passo con i tempi. Una conferma, insomma, del talento e della graduale maturazione a cui il rapper e pianista milanese, del resto, ci ha sempre abituati.