Parliamo di un ragazzo che, Allenamento dopo Allenamento, è riuscito a diventare un Giovane Fuoriclasse. Il suo numero sulla maglia non è più il 20, ma il nome è sempre lo stesso: Plaza.
Una continua parabola ascendente. Un viaggio, quello di Capo Plaza, ricco di successi e svariate certificazioni, ma non privo di crisi e ripensamenti. Solo prima del suo ultimo album, i numeri già parlavano chiaro: 31 dischi di platino, 19 dischi d’Oro e oltre 1.2 miliardi di streaming.
“Passare da una panchina di Salerno ai grattacieli di New York, che vedevo solo nei film, è la mia rivincita.”
Capo Plaza in una rivista per La Repubblica
Questo è Luca D’Orso. E pensare che tutto era iniziato a 13 anni con le prime rime, per poi continuare con Sfera, la Sto Records, gli Allenamento e Giovane Fuoriclasse. Senza mai abbandonare veramente quella panchina di Salerno. Poi beh… Il resto della storia lo conosciamo tutti.
“Penso di aver raggiunto solo il 20% di quello che davvero vorrei” ha dichiarato l’artista durante un’intervista ad Esse Magazine.
Quel che è certo, è che Capo Plaza ha letteralmente bruciato molte tappe, diventando, ben presto, uno dei maggiori esponenti della trap italiana. E adesso, raggiunta la Serie A della scena, sembra sia l’artista più interessato a spingere i nuovi talenti emergenti sulla piazza, a credere in loro e supportali. È come se il ragazzo, tra i precursori a portare questo genere nel nostro Paese, voglia dare una bella mano a coloro che ora si impegnano ad innovare, a loro volta, la scena, puntando su sonorità nuove per le orecchie degli italiani. Parliamo soprattutto della Drill, e di artisti quali Rondodasosa, molto spesso criticati di essere una brutta copia degli americani. Accuse che lo stesso Plaza ha dovuto subire agli inizi della sua carriera.
Dalle belle parole ai featuring: Capo Plaza spinge la nuova scena italiana
Il rapper salernitano ha speso subito belle parole per i suoi colleghi emergenti, in diverse occasioni. Intervistato da Antonio Dikele Distefano, sempre per Esse Magazine, Plaza ha affermato:
“Penso che le persone che spaccano vadano aiutate. Non conta se quello ha 5mila, 10mila, follower. Quello spacca, punto. Se domani quel ragazzo mi piace, io glielo faccio il feat. Perché mi devo preimpostare qualcosa? Perché sono Capo Plaza? No. Ad esempio, ascolto più Rondo, Villa, Seven 700, Baby, Simba e Philip che i big italiani”.

Un grande rispetto ed interesse, passato presto dalle parole ai fatti. Gli esempi, in questo senso, sono tanti ed emblematici. Pensiamo al brano Pasticche di VillaBanks, che vede ospite appunto Capo Plaza, a Slatt di Rondodasosa oppure a Tutto Apposto di Philip. Ma non solo. Perché ci sono delle Instagram Stories che ritraggono Plaza in studio insieme a Baby Gang, per una possibile nuova collaborazione, mentre altre lo vedono protagonista in un probabile set, in compagnia dello stesso Baby, di Simba La Rue e di Philip.
Insomma, il rapper è davvero convinto delle potenzialità della nuova generazione, tanto da decidere di supportarla come nessuno forse ha mai fatto prima in Italia. E nonostante non sia obbligato a farlo, ha deciso comunque di dar loro discreta visibilità. Un gesto importante, significativo e che, di certo, gli fa molto onore. A questo punto, allora, ecco che ci toccherà solo aspettare, sperando che questa fiducia venga ripagata con innumerevoli hit.
“Per me, tutta questa scena nuova che si sta creando farà il triplo di quella che c’è mo’. E io sono contento di poterci essere dentro. Il primis perché ho rispetto di questa scena, e poi perché io posso migliorare grazie a loro, e loro grazie a me. […] Loro sono il futuro”.