“Elo”, uscito il 21 maggio scorso, ha segnato un passo in avanti importante nella scrittura di DrefGold, miglioratosi ulteriormente con la repack “ELO OVERTIME“.
Le tracce che arricchiscono il disco sono otto, tra cui il singolo “ANIMA“, emblema del cambiamento dell’artista: riflette sulla propria crescita salvifica, sugli apprezzamenti da parte di un pubblico sempre più vasto, che si propone di non abbandonare più.
“Luci su di me come un riflettore
Non tornerò mai nel buio ancora”
“Un uomo che muore per strada non vive per sempre” è la frase con cui si apre il nuovo viaggio di “Elo”, fitto di parallelismi con il basket: l’intro “XSEMPRE” racconta l’allontanamento dalla strada grazie al canestro perfetto, il successo; ciononostante DrefGold resta lo stesso di prima, con gli stessi amici. La base cambia con il passaggio dalla prima alla seconda strofa (che si apre con una citazione al Guè del primo Fastlife) potrebbe rappresentare i due momenti cruciali dell’esperienza del rapper: l’allontanamento dalla vecchia vita, rischiosa ma vera, e l’approdo in una nuova, più agiata ma pervasa dalla finzione.
Infatti, nel pezzo seguente, “SHOOTER“, emergono le difficoltà del nuovo mondo in cui l’artista è ora catapultato, dove sono all’ordine del giorno amicizie dissimulate e scalatrici sociali alla ricerca del tag.
“Uno shooter colpisce quando non lo sai
Uno shooter colpisce quando non ci sei”
Dref poi descrive le sue “CICATRICI“: ammette di avere paura, sembra tutto falso, però lui possiede i valori di strada, è onesto, perciò deve impegnarsi, superare le difficoltà e restare in alto, nonostante costi la perdita di sangue e quindi delle ferite indelebili.
Continua inoltre il parallelismo con la pallacanestro: il “draft” per cui è stato scelto rappresenta la possibilità di dimostrare il proprio valore e di affermarsi con la musica.
Non mancano pezzi come “HEAVY” nella nuova edizione, con testi meno impegnati, ma sonorità internazionale: il featuring di Smokepurpp contribuisce alla realizzazione di una hit (la citazione al numero di maglia di Jordan e LeBron per segnalare i suoi ventitré anni è una chicca), resa ancora più forte dal beat drill. Segue lo stesso filone “DOUBLE CUP“, pezzo più autocelebrativo e dedicato soprattutto allo svago, legato all’utilizzo di lean ed erba, lontano dai farmaci.
La collaborazione con Izi riporta il mood in una dimensione conscious: l’argomento cardine di “OH MAMI” è ancora una volta la faticosa scalata verso la vetta, dalla quale poi è facile allontanarsi, buttati giù dall’invidia altrui.
“Se stiamo troppo in alto poi vogliono farci”
L’outro “APOLOGY” racchiude il messaggio di “Elo Overtime” in una sola strofa e con un ritornello riuscitissimo (connotato da una sonorità che ricorda molto quella della lingua francese): DrefGold ha conquistato la popolarità, brilla di luce propria, e, soprattutto, resta vero.
Un plauso va ai produttori: il connubio Daves The Kid – Drillionaire (unici producers, che hanno curato tutte le basi eccetto quella di “Double Cup” insieme al giovane Richard Church) cuce le basi giuste per un artista in crescita, capace di guardarsi dentro, consapevole del proprio percorso e sulla strada della maturazione: rime e incastri nuovi nella sua scrittura fanno ben sperare per i prossimi lavori di DrefGold, spesso screditato dal pubblico (soprattutto a causa del primo album “Kanaglia” del 2018), ora invece rivalutato e supportato da molti dei suoi colleghi, da Sfera a Nex Cassel, da Izi a Guè, a dimostrazione della sua grande versatilità.