Prosegue l’impegno di Martini Live Bar nell’offrire esibizioni dal vivo dalla Terrazza Martini di Milano. L’impronta rap del programma non cambia e vede ospite un peso massimo del panorama nazionale: Gemitaiz. A distanza di qualche mese dal nono capitolo di Quello Che Vi Consiglio, il rapper romano torna per uno spettacolo che vedrà la presenza della sua band. Oltre all’immancabile Mixer T, storico compagno di viaggio del Gem, ci saranno anche Danilo Menna alla batteria, Andrea Colicchia al basso e controbasso, Gerva ai fiati e il monumentale Frenetik alla drum machine.
L’appuntamento è per giovedì 27 maggio alle ore 19.30 in diretta su tutti i profili di Martini e dell’artista stesso. Per l’occasione, la redazione di Airap è stata invitata alla conferenza stampa dell’evento, raccogliendo così alcune dichiarazioni e pensieri del rapper classe ’88:
Cosa hai pensato quando ti è arrivato l’invito di Martini?
“Ho avuto anche altre proposte per esibizioni live ma non erano organizzate in maniera tale che io potessi esprimere qualcosa che mi piacesse realmente. Quanto è arrivata la proposta di Martini, sono andato a vedere gli episodi precedenti e mi sono piaciuto. Inoltre, in questa occasione, potrò avere una band al mio fianco e ciò mi ha convinto definitivamente”.
Nonostante i tanti cambiamenti nel corso della tua carriera, c’è sempre stato un filo conduttore dal primo mixtape ad oggi. Cosa vuol dire “coerenza” per Gemitaiz?
“La coerenza per me è fare esattamente quello che dovresti fare nel momento in cui andrebbe fatto. Quindi non serve parlare di soldi e belle macchine quando ancora vivi a casa con mamma, né serve fare l’opposto. La coerenza sta nel rappresentare sempre te stesso andando a pari passo con il presente che stai vivendo. Se crei un personaggio che non ti rispecchia, ciò andrà sempre a tuo discapito”.
In “Daydream” (QVC2) dicevi che avresti smesso di arrabbiarti quando saresti riuscito a pagare l’affitto e la spesa con il rap. La rabbia è passata o c’è ancora?
“La rabbia che avevo al tempo era data dal fatto che io dovessi trovare spazio per farmi sentire. Ora la rabbia non è passata, è semplicemente diversa. Si è trasformata in forza, in un altro tipo di carburante. Credo che la rabbia non debba passare mai, ci deve sempre essere la paura che tutto questo prima o poi finisca”.
Raccontaci della tua collaborazione con Gemello e Coez nella traccia Un pezzo di universo.
“Con Andrea (Gemello) e Silvano (Coez) siamo ormai fratelli. Ci conosciamo da anni ma non avevamo mai fatto una canzone tutti insieme. Sono due artisti che hanno sempre fatto ciò che volevano. La traccia è nata da un messaggio di Andrea in cui mi diceva che Neffa aveva inviato il ritornello a Coez. Tutto è nato da quello e, dopo aver ascoltato la base per cinque ore di fila, il brano era praticamente pronto. L’amicizia ci deve sempre essere. Se collabori con qualcuno che ti sta sul cazzo, per me sei un deficiente”.
Torneremo nuovamente a cantare nella calca come nell’era pre-Covid?
“Me lo auguro. Dall’estero sono arrivati importanti segnali. In America, così come in Australia, si sono svolti concerti dove hanno partecipato migliaia di persone. Tutto ciò può essere di buon auspicio”.
Si ha quasi sempre paura che il mercato musicale sia saturo. Che consigli daresti ad un/una giovane che vuole iniziare a fare musica rap?
“Il mercato è saturo, sicuramente. Anche perché oggi è molto più facile iniziare a fare musica e soprattutto a farsi conoscere. Spesso, i giovani iniziano non per l’amore della musica ma per la voglia di diventare famosi o, più semplicemente, per fare soldi. Certamente, è meglio un mercato saturo che un mercato monotono. Un consiglio che posso dare è quello di prendere ispirazione dai propri gusti senza però copiare. Non bisogna inoltre dare retta a quei manager che sconsigliano di fare tanta musica per paura che la gente si abitui. Se vuoi fare il rapper, non andare ad Amici o a XFactor: il rap si fa in strada. Una Mara Maionchi non sarà in grado di giudicare la tua musica più di un ragazzo di 16 anni che ascolta rap tutti i giorni. In sintesi, essere vero è l’unico compromesso“.
Con quale artista internazionale, e non, ti piacerebbe collaborare?
“A livello internazionale, ce ne sono tantissimi con cui vorrei collaborare, da Lana Del Rey a Young Thung, passando per Eminem. In territorio italiano, farei volentieri una canzone con Tiziano Ferro. Andando indietro nel tempo di posso dire anche Gigliola Cinquetti, quando l’ho vista a Sanremo mi sono venute le lacrime agli occhi”.