Il calcio e il rap. Due mondi considerati distanti, ma legati in realtà da un rapporto sempre più evidente e solido. Due linee parallele che si incontrano eccome. I punti di contatto tra queste due passioni sono tanti, tra partnership d’eccezione e calciatori che si tuffano nel mondo dell’hip hop. In questo senso, l’ultimo della lista è Rafael Leão, calciatore del Milan e autore del gol più veloce della storia della Serie A.
Leão sembra essere l’esempio perfetto di questo sodalizio. Se da una parte delizia i tifosi con grandi giocate in campo, dall’altra, il ragazzo classe ’99 ha infatti debuttato nel mondo della musica con il brano Longe, realizzato con la Bgang.
“Mi piace molto rappare e penso che quando finirò la mia carriera di calciatore potrei fare quello, nella vita”
ha raccontato il calciatore in un’intervista per Rolling Stone.
“Per ora è un passatempo e basta: faccio trap, ma parlo soprattutto della mia vita, dei sacrifici per arrivare fin qui. Ammiro tantissimo Jay-Z per tutto quello che è riuscito a ottenere nella sua carriera. E ora che siamo connessi anche grazie al Milan, magari in futuro potrò andare direttamente a bussare alla sua porta e fargli fare un po’ di money in più con le mie canzoni!”
Jay-Z e la Roc Nation: il colosso che collabora con il club rossonero
Ma in che senso Jay-Z e Milan sono connessi? Semplice. La società milanese, lo scorso luglio, ha dato il via ad una partnership con la Roc Nation, agenzia fondata dal rapper nel 2008. Parliamo di un vero e proprio colosso che risulta essere, contemporaneamente, un’etichetta discografica, un management e una società di edizioni musicali. Ma non solo. La Roc Nation si occupa dell’organizzazione di concerti e festival, oltre ad avere un suo brand di moda, Paper Planes.
La collaborazione tra le due società sembra procedere per il meglio, come dimostra il grande successo avuto da From Milan With Love. L’evento virtuale di beneficienza, condotto da Dj Khaled, oltre a ospitare diversi giocatori della prima squadra, ha lasciato spazio alle esibizioni di artisti provenienti da tutto il mondo, tra cui anche Capo Plaza e Rkomi.
Rafael Leão: “Sfera Ebbasta mi piace molto”
Ritorniamo allora a Rafael Leão, per capire quali siano i suoi gusti musicali. Quali artisti hanno influenzato la sua voglia di tuffarsi nel mondo della musica? Il ragazzo, sempre a Rolling Stone, ha raccontato:
“Amo molto l’hip hop e l’R&B. Soprattutto roba americana: Migos, Travis Scott, 6ix9ine, Da Baby, Roddy Rich…”
Tutti pezzi grossi, insomma. Leão ha poi descritto come si vive la musica all’interno dello spogliatoio rossonero, ricco di culture e nazionalità differenti.
“Quando siamo negli spogliatoi decidiamo un po’ a turno cosa ascoltare. Ad esempio, c’è Theo [Hernández] che ha origini spagnole e mette sempre su dischi reggaeton. E Daniel [Maldini] mi ha fatto conoscere un po’ di rap italiano: Sfera Ebbasta mi piace molto”
In un’altra intervista invece, questa volta per la pagina social di 433, il calciatore ha specificato:
“Dalot è il ragazzo che ascolta la musica migliore, mentre Rebic la peggiore. Se dovessi cantare una canzone, sceglierei Saelemaekers come compagno. Sa cantare bene ed ha composto anche lui una canzone in francese. Ha pure un buon flow”.
Quando calcio e rap si incontrano: i precedenti
Il mondo del calcio e dell’hip hop, come abbiamo visto, si possono fondere, dando vita ad un binomio davvero interessante. Ma non c’è solo Rafa Leão. La lista dei calciatori che si sono improvvisati rapper è più lunga di quanto possiamo immaginare. Tra i vari esempi, è doveroso citare sicuramente:
- Memphis Depay, attualmente attaccante dell’Olympique Lione, ci ha deliziato con la sua 5 Milli Freestyle, nata per celebrare il traguardo dei 5 milioni di followers sul suo profilo Instagram;
- Sergio Ramos, capitano del Real Madrid, ci ha sorpresi con la sua SR4;
- Lukas Podolski, ex attaccante dell’Inter, è sbarcato nel mondo hip hop con il brano Liebe deine Stadt, insieme al rapper tedesco Mo Torres e il gruppo Cat Ballou;
- Kevin Prince Boateng, attualmente attaccante del Monza, ha pubblicato su YouTube la sua King (WSHH Heatseekers) sotto il nome d’arte di Prin$$ Boateng;
- E infine Pierluigi Gollini, portiere dell’Atalanta, si è messo in gioco nella scena rap nostrana con il brano Rapper coi guanti, pubblicato e sponsorizzato da Sto Magazine. Il suo nome d’arte, Gollorius, è un omaggio a Notorius B.I.G., il suo rapper preferito.
Rapper e calciatori: i punti in comune secondo Leão
Stando a quanto riportato nella stessa intervista per Rolling Stone, le affinità tra i rapper e i calciatori, secondo Rafael Leão, sono parecchie.
“Abbiamo in comune il lifestyle, ma soprattutto il senso del ritmo. È per quello che, prima della partita e degli allenamenti, ascoltiamo sempre hip hop. Non ho una canzone [preferita n.d.r.] in particolare, la cambio spesso, ma è una cosa che ci dà un po’ di vita e di carica. È un genere perfetto se devi giocare”
A pensarci bene poi, entrambe le professioni aspirano ad arrivare al top, lottando e facendo sacrifici per restarci. Anche nel calcio troviamo la cultura del partire da zero per poi sfondare, così come possiamo trovare l’ostentazione smisurata dei beni e dei privilegi acquisiti. “Ho avuto delle grandi soddisfazioni dalla vita, ma quando da piccoli cominciamo a giocare dobbiamo rinunciare a tantissimo, e lo facciamo volentieri” ha sottolineato il giovane. Lo stesso vale per molti artisti.
“Ovviamente sono sacrifici di tipo diverso – specifica il calciatore – ma i loro non sono inferiori ai nostri. Ho un sacco di amici che fanno musica, e anche la loro è una vita molto dura, soprattutto quando sono in tour”.