Da un quartiere di New York fino al mondo intero. Il rap, nelle sue diverse declinazioni, è ormai uno dei generi musicali più apprezzati dai giovani. Un fenomeno partito dagli Stati Uniti negli anni Settanta e approdato, negli ultimi tempi, dall’altra parte del globo. Il Sud-est asiatico si estende tra India e Cina, lì le tradizioni e i costumi sono molto diversi da quelli europei, ma non per questo risultano impermeabili alle sonorità della trap. Infatti la diffusione capillare del genere, dimostrata anche dagli ascolti da record su Spotify di artisti come Bad Bunny, ha fatto comprendere come il mercato discografico si sia accorto del rap. A dirla tutta, ne ha fatta una vera e propria punta di diamante.
Rime orientali
La trap non funziona solo in USA e Europa, ma anche in oriente. Una prova sono i rapper cinesi Higher Brothers, che stanno ottenendo un grande successo a livello internazionale. Ma non solo. Sono diversi gli artisti provenienti da posti remoti e insospettabili che riescono a calare le sonorità della trap all’interno delle rispettive culture. Possibile rendere accessibile una lingua considerata meno fruibile dell’inglese o dello spagnolo? Assolutamente sì, dato che gli stessi Higher Brothers sono diventati artisti globali utilizzando nelle canzoni lo slang tipico della loro città. Un linguaggio che neanche molti cinesi riescono a comprendere.

Il rap trova la sua maggiore espansione nel Sud-est asiatico, anche grazie alla lingua. Si tratta infatti di paesi giovani, largamente multirazziali e con una popolazione che parla un’ampia varietà di idiomi. Condizioni più che favorevoli per una forma di comunicazione artistica come il rap. Anche le grandi aziende musicali se ne stanno rendendo conto, infatti Universal – gruppo proprietario della casa discografica Def Jam – ha deciso di creare in questa regione una divisione dell’etichetta cruciale per la storia dell’hip-hop. Così come Yo! MTV Raps, canale televisivo famoso in America e in Europa negli anni Novanta, ha lanciato nello stesso periodo una versione asiatica dell’emittente concentrando la sua attenzione sulle star di Singapore, Malesia e Corea del Sud. Tra gli artisti di spicco della Def Jam ricordiamo innanzitutto la rapper Jamaera, che canta in quattro lingue, e Yung Raja.

L’artista dai capelli variopinti ha raggiunto il successo mondiale grazie alla diaspora indiana. Difatti è diventato il primo artista asiatico a pubblicare un album con l’etichetta americana Alamo Records. Yung Raja come molti altri rapper asiatici canta in più lingue, inglese e Tamil, una caratteristica diffusa specialmente tra gli artisti di paesi come Malesia e Singapore dove sono utilizzati il mandarino, il malese, il tamil e l’inglese. E’ questa l’arma segreta di questi cantanti, che con i tanti linguaggi riescono a raggiungere paesi distanti. E con loro, tantissime persone.