Gemitaiz, Mace e Manuel Marini sono tre artisti, ma prima di tutto tre amici. A gennaio hanno deciso di partire per un viaggio in Mozambico, Paese che nessuno di loro aveva mai visitato prima. Ispirati da questa esperienza e con la musica sempre nel sangue, nasce il progetto discografico intitolato “Bianco/Gospel”. I due pezzi sono scritti e cantati dal noto rapper romano, Gemitaiz. Di certo non ha bisogno di presentazione, alle spalle cinque dischi e numerosi mixtape. Le produzioni sono affidate a Mace. Per chi non lo conoscesse è uno dei principali producer italiani. Tra le strumentali di maggiore successo possiamo trovare quella realizzata per il brano “Pamplona” in collaborazione con Fabri Fibra e i Thegiornalisti. In realtà questo beatmaker è molto altro ed il suo background musicale si fonda negli anni novanta. Si è fatto conoscere con le produzioni per il gruppo La Créme, dove al microfono c’era Jack the Smoker. Inoltre nella sua carriera ha avuto modo di affiancare tanti artisti della scena Rap italiana. Tra questi possiamo trovare Noyz Narcos, Salmo, Gué Pequeno, Marracash e molti altri.
Il 28 luglio 2020 è uscito il videoclip ufficiale di “Bianco/Gospel” su Youtube. La regia e il girato sono affidati a Manuel Marini, un videomaker di Roma che da anni collabora con diversi artisti del panorama italiano. In primo luogo la coppia formata da Gemitaiz e Madman, ma anche altri cantanti romani come Ketama126 e Franco126.

Quando il Rap diventa molto più che musica
Gemitaiz, Mace e Manuel Marini hanno deciso di devolvere tutto il ricavato del progetto in beneficenza. Sarà l’Organizzazione Non Governativa (ONG) COOPI a farsi carico dei frutti del lavoro dei tre artisti. Questa fondazione opera da 55 anni in 70 Paesi del mondo e lavora in contesti di povertà e di fragilità socio-ambientale. Il loro scopo è quello di intervenire in situazioni di emergenza, cercando di ricostruire equilibrio e continuità tra sicurezza, assistenza umanitaria e sviluppo. Nessuno di loro era partito con l’idea di realizzare due brani, un videoclip ed un documentario che dovrebbe essere pubblicato prima del prossimo inverno. Come specifica Gemitaiz sul suo profilo Instagram:
“Non avevamo messo in conto che essendo un cantante, un producer e un regista, la passione per il nostro lavoro ci avrebbe travolti e costretti a creare qualcosa lì, con quell’energia, quei tramonti, quelle vibes.”
Questo ci fa capire come la musica sia molto altro, oltre alle note e alle parole. La musica è passione e un artista non può far altro che esserne coinvolto.
Non è la prima volta che il rapper romano si espone e si fa carico di campagne benefiche, mostrando interesse per tematiche sociali. L’anno scorso, assieme al collega e amico Madman, hanno realizzato una raccolta fondi a favore dell’Istituto Penale per Minorenni “C.Beccaria”. L’obiettivo era quello di implementare la strumentazione per poter realizzare dei progetti di educazione musicale. Siamo abituati a vedere questo genere con un immaginario che rispecchia esclusivamente i soldi. L’appariscenza e l’ostentazione sono diventate delle prerogative per poter diventare dei rapper oggi. Gemitaiz, Mace e Manuel Marini ci hanno dimostrato come, grazie alla musica, sia ancora possibile contribuire per tutti coloro che sono meno fortunati. Il Rap è anche questo. Non è un mondo fatto solo di ritmo, rime o assonanze, ma anche di emozioni e di cuore.