Per i prossimi sei mesi, Tony Effe, all’anagrafe Nicolò Rapisarda, dovrà consegnare pacchi alimentari per la Caritas. È questo uno degli effetti della condanna che il rapper ha ricevuto ieri a Roma, e riportata da Repubblica. La vicenda risale a febbraio 2019, quando Tony Effe si è ritrovato al centro di una rissa fuori da un locale, dalle parti di piazza Barberini, a Roma.
All’alba scoppiò un parapiglia e un fan del cantante pensò di riprendere tutto con il suo cellulare. Il rapper gli chiese di cancellare il filmato, ma dopo un rifiuto da parte del giovane si scagliò contro quest’ultimo aggredendolo brutalmente. La vittima riportò la frattura della mandibola e questo lo convinse a sporgere denuncia per lesioni personali aggravate.
Ora Tony Effe dovrà risarcirlo con 40mila euro. A questa pena si aggiungono le quattro ore a settimana in cui, per sei mesi, il trapper romano dovrà consegnare pacchi alimentari per la Caritas.
La vicenda aveva suscitato un certo clamore quando, approdata tra le aule del tribunale di Roma, era stata commentata sui social da Tony Effe, che lamentandosi per i treni che era costretto a prendere per presenziare al processo, sosteneva di dover essere rimborsato per le spese del viaggio.
«Allora a me mi denunciano, mi chiedono i soldi, quando io da Milano devo venire a Roma per fare un processo gratis. Cioè io prendo un treno per venire a Roma gratis, non va bene. Se devo venire in tribunale pagatemi».