Poco tempo fa hanno fatto molto rumore alcune parole di Young Thug, pronunciate all’interno del podcast “Million Dollaz Worth Of Game”. In sostanza il rapper di Atlanta aveva messo in dubbio la credibilità del rap europeo, scatenando l’ira di numerosi artisti, soprattutto quelli francesi.
“A me piacciono i rapper della Florida perché sono real e non hanno nulla a che vedere con i rapper di Londra o Parigi. Questi qua se la passavano già bene prima del rap. Probabilmente vivevano in ville e alberghi. Non hanno niente della vera strada” aveva attaccato Thug.
Ma non è finita qui. Perché dopo numerose risposte, accuse e critiche a suo carico, il rapper statunitense ha cercato di stemperare la situazione, ottenendo però l’effetto contrario:
“Nell’intervista in cui ho parlato dei rapper europei, mi riferivo ai borghesi bianchi che fanno rap. So che ci sono dei veri G’ in Europa, perché li conosco”.
Nella giornata di oggi, anche Sfera Ebbasta ha voluto dire la sua sull’argomento, pubblicando una serie di tweet emblematici. “Fanculo a Young Thug e al suo razzismo inverso. La scena italiana è la più calda d’Europa. L’Europa sta crescendo” ha scritto. A distanza di pochi minuti, poi, il rapper di Cinisello ha continuato così:
“Non volevo scatenare tutti i vari opinionisti del rap scusatemi. La musica dovrebbe unire le persone non dividerle. Che dispiacere vedere gli italiani che sputano sulla scena italiana, siamo delle pecore! Ci meritiamo di tornare al pop in classifica.”
Insomma, parole spese in difesa del rap italiano e, in generale di quello europeo. Tra l’altro, Sfera ha voluto sottolineare come l’Italia sia una delle scene più attive e promettenti, cercando anche di dimostrare come il rap del nostro Continente, in continua espansione, possa di fatto ambire ad un suo spazio importante. Magari alla pari dell’universo rap statunitense, fino ad ora irraggiungibile.