“Perché essere un re quando puoi essere un dio?”. Non la più umile delle frasi, quella scritta da Eminem nella sua canzone Rap God del 2013. Eppure l’artista statunitense, in un’intervista con Zane Lowe nel suo programma Apple Beats, ha parlato del suo passato mostrando un lato dimesso che in pochi conoscevano.
Il rapper di Detroit viene dalla pubblicazione del suo ultimo album “Music to Be Murdered By Part 2” e ha detto di aver tratto ispirazione dagli MC’s degli anni Ottanta come Rakim. “Non penso di essere un innovatore al suo livello, né mi sono mai sentito influente nell’hip hop come molti rapper venuti prima di me”. Ad ogni modo, individuare il rapper più grande della storia è una missione impossibile per Eminem: “E’ difficile confrontare epoche diverse. L’hip-hop ha passato troppi cambiamenti per eleggere un rappresentante al di sopra di tutti gli altri”, sostiene il classe ’72, “Il rap è cambiato e si è evoluto, ora le persone fanno cose in modi che non avrei mai potuto immaginare. Ma devo dire che i rapper dell’era di Rakim hanno innovato così tanto per quell’epoca, che è difficile paragonarli agli altri”.

“So di non essere l’ultimo arrivato, ma non mi sento sinceramente, nel profondo del mio cuore, che qualsiasi cosa abbia fatto, o qualsiasi cosa ho fatto fino ad oggi sia più influente di quello che hanno fatto loro. Per me, non significherò mai più di quanto hanno significato per la loro epoca”. Uno Slim Shady consapevole e rispettoso del passato, che nel suo ultimo lavoro ha dimostrato di saper anche chiedere scusa.
LA QUESTIONE RIHANNA
Dopo aver collaborato varie volte in passato, compreso il singolo numero uno in America del 2010 “Love the way you lie”, Eminem e Rihanna si sono scontrati per un fatto accaduto nel 2019. La causa? Un brano scritto dieci anni prima e mai pubblicato dal rapper, che è trapelato e ha creato scandalo. Questo perché, all’interno di esso, Marshall Mathers si schierava apertamente dalla parte di Chris Brown, ex compagno di Rihanna che nel 2009 è stato condannato a cinque anni di libertà vigilata per averla picchiata. Ad un anno di distanza sono arrivate le scuse dell’artista, che le ha fatte a modo suo: a suon di rime all’interno del brano “Zeus”. Qui sotto il video della canzone.
Eminem ha sempre fatto discutere, dalle accuse di omofobia a quelle di razzismo e sessismo. Una carriera tanto piena di successo quanto di contraddizioni, iniziata nel 1996 con “Infinite” e proseguita con i successi di “The Marshall Mathers LP” e “The Eminem Show” fino ad arrivare al 2020. Nonostante la sua inaspettata umiltà nei confronti dei rapper che lo hanno ispirato, Slim Shady continua ad essere un punto di riferimento non solo del rap americano, ma dell’industria musicale di tutto il mondo.