6ix9ine verso la fine del 2018, prima di essere rinchiuso in carcere, aveva con sé un vero e proprio team armato per proteggersi da eventuali aggressioni. Il debito verso questa società di sicurezza aggira intorno ai 90 mila dollari.
Stando ai documenti in possesso di TMZ, sembra che il rapper non abbia pagato la società e le persone che garantivano la sua sicurezza. Il ragazzo è stato citato in giudizio dal Metropolitan Patrol che afferma di aver protetto l’artista ma di non aver ricevuto alcun pagamento. Secondo la società di sicurezza, Tekashi aveva firmato un contratto in cui accettava la protezione armata 24 ore su 24. La tariffa per questo servizio si aggirava intorno agli 85 dollari/ora per il servizio diurno e circa 127 dollari/ora per la vigilanza notturna. Oltre ad avere delle guardie armate al suo fianco, la Metropolitan Patrol aveva fornito a 6ix9ine tre mezzi blindati: un GMC Yukon e due Ford Explorer dotati di luci e sirene.
Il conto totale per tutti questi servizi si aggira attorno ai 75 mila dollari. Ora però la società incaricata della protezione, chiede l’intervento di un giudice che costringa il rapper a pagare i suoi debiti. Inoltre pretende un risarcimento sia per il ritardo, sia per le spese legali che si sono accumulate negli anni: tutto questo porterebbe il totale delle spese a circa 88 mila dollari.
Nelle ultime ore è intervenuto anche Lance Lazzaro, l’avvocato del rapper, che a TMZ dichiara che la causa legale è senza merito e fondamento. Questo perché le spese della sicurezza non spettavano direttamente al rapper ma all’agenzia per la quale era sotto contratto in quello periodo, la MTA Bookings.