6ix9ine torna a far parlare di se e stavolta non ha snitchato nessuno. Ecco cosa è successo.
6ix9ine: “Se ami davvero il tuo rapper preferito, ami anche i suoi bodyguard”
Domenica 2 agosto Daniel Hernandez, meglio noto come Takeshi 6ix9ine ha fatto ancora parlare di sé. Per festeggiare il primo giorno di libertà dopo il carcere è sceso in strada a Brooklyn per registrare il video del suo nuovo singolo PUNANI. Ciò che non è sfuggito all’occhio della gente è stato il vero e proprio esercito di guardie del corpo che lo circondava. Lo stesso artista ha spiegato la situazione in una diretta Instagram dove ha dichiarato:
“Molte persone mi chiedono perché sei sempre circondato da un sacco di guardie del corpo? Perché il tuo rapper preferito è morto crivellato da colpi di proiettile in faccia? Ma di cosa stai parlando? L’hip-hop non ama la sicurezza, ma l’hip-hop ama Nipsey Hussle. L’hip-hop ama Pop Smoke. L’hip-hop ama XXX. Cosa voglio dire con questo? Se ami davvero il tuo rapper preferito, ami anche le guardie del corpo, perché se ci fossero state, il tuo rapper preferito sarebbe stato qui oggi“.
“Pop mi dissa dall’inferno”
Non contento di ciò 6ix, punzecchiato sul dissing che il compianto Pop gli lanciò nella traccia Snitching, ha dichiarato che il re della drill di New York dovrebbe smettere di dissarlo dall’inferno e che avrebbe dovuto avere la sicurezza.
Siamo sicuri che 6ix9ine abbia sbagliato?
Le dichiarazioni ovviamente hanno scatenato l’indignazione dei fan degli artisti citati, dato che hanno letto nelle parole del rapper di GOOBA una mancanza di rispetto, considerando che tutti e tre sono morti in maniera violenta. Sebbene abbia sbagliato il modo, il tema sollevato da Tekashi è importante. In una scena come quella americana dove l’affiliazione alle gang è quasi la norma e in un paese come gli USA dove possedere un’arma è del tutto normale e legittima, il tema della sicurezza delle celebrità merita un approfondimento.