La vicenda risale a giovedì sera, quando un addetto alla sicurezza di Fedez, chiama la polizia preoccupato per l’incolumità del cantante:
“C’è un’auto che lo sta seguendo”
Il rapper si trova nei pressi della sua abitazione zona City Life a Milano, intento a tornare a casa dopo una giornata di lavoro, quando si accorge che un suv nero lo sta seguendo ormai da circa un quarto d’ora. Decide quindi di telefonare a casa per avvertire la sua guardia del corpo e proprio quest’ultima, con una chiamata alle forze dell’ordine, riesce a far intervenire sul luogo gli agenti. Fedez, scendendo dalla sua Lamborghini, si scaglia contro il presunto stalker e arriva a tirargli uno schiaffo. La situazione ritorna subito alla normalità grazie all’intervento dei poliziotti che riescono, nonostante lo spavento provato dall’artista, a calmare il rapper.
Ma chi è che stava seguendo Fedez? È un ragazzo molto giovane, solo diciannove anni, che a suo dire non stava pedinando il rapper ma era intento a rientrare a casa, abitando anche lui lì vicino. Il diciannovenne è un investigatore privato che lavora per l’agenzia di suo padre, la Inside s.r.l. Oltre a questo risultava, seppur con regolare licenza, armato. Il problema sorge quando questo giovane fornisce, prima agli agenti e poi in questura, due versioni dell’accaduto differenti: in un primo momento dichiara che stava cercando parcheggio, salvo poi risultare che la sua abitazione fosse dall’altra parte di Milano, poi arriva ad affermare che fosse stato lo stesso Fedez a dirgli di seguirlo. Quest’ultima versione subito smentita dall’artista milanese.
È stata aperta un’indagine su questo avvenimento con l’ipotesi che si tratti di un caso di stalking.