A poco più di due mesi dall’uscita del suo primo album Napoli 51: Primo contatto, Nicola Siciliano ha pubblicato Napoli 51. Questo nuovo progetto si presenta come un’estensione del primo e presenta 12 nuove tracce. I featuring sono tutti di grande spessore: Da Vegas Jones (seconda collaborazione tra i due in poche settimane dopo quella apparsa nell’EP Giro Veloce del rapper di Cinisello) a Nitro, Ketama 126 ai conterranei Clementino e Rocco Hunt.
Napoli 51: Primo contatto ha messo in evidenza la velata attitudine neomelodica del rapper classe 2002, ottimamente unita a quella urban trap che tanto funziona negli ultimi tempi, dimostrando una verace emotività tutta made in Naples ed una poliedricità che non può lasciare indifferenti, anche perché la quasi totalità delle tracce, Mambo Sole e Garfield escluse, sono state prodotte dal ragazzo di Secondigliano. Il prodotto si è inoltre distinto per la vena conscious e raffinata, forse inaspettata considerando la giovane età dell’autore.
Anche questa seconda parte di Napoli 51 è in gran parte prodotta dall’artista classe 2002, che non fa altro che confermare il suo grande talento sia nello scrivere che nel fare i beat. Gli va dato anche merito di essere stato in grado di strutturare i brani in modo tale da creare un mood sempre diverso rispetto alla traccia precedente e argomentazioni varie, con tematiche che spaziano tra l’amore, la bellezza di Napoli e l’ostentazione. E se nella prima i featuring erano con un big della scena napoletana come Enzo Dong e Nayt, e tanti nomi legati all’undergroud (Mida, Lil Busso e Clara), questa estensione è caratterizzata dai feat di alto livello sopracitati.
Ma NS (questa la sua tag nei pezzi) non si è limitato all’uscita del suo nuovo album, infatti è lui il protagonista dell’ultima puntata di Real Talk. Anche nel format presentato da Bosca e Kuma, Nicola Siciliano ha messo in mostra le tecniche stilistiche che lo contraddistinguono. Caratteristiche assolutamente sopra la media per un ragazzo di 18 anni. Trapp’ comm e ‘nu marzian’, Napol’ 51, in Trip si definisce un marziano e a giudicare dal suo talento sembra che possa permetterselo.